Letra Io Perso Nel Mio Io de Inversion original

Io, credo nell’amore e nel rancore del dolore che ti da’, in onesta’ penso che la verita’ in questa civilta’, in questa societa’, ancora non ci sta’, ancora non ci sta’
non per essere negativo, ma purtroppo sono schivo con chi dice che l’amore, mi da’ felicita’, per me in realta’ e’ una lunghissima catena, un’altalena che ti allena di gran lena, al problema che e’ il tema, di questa cantilena, piena, di riflessioni, di constatazioni, di emozioni, di reazioni di quest’anima da troppo tempo in pena, in questa scena. E l’amare altro non e’ che l’affermare che si e’, deboli e si cosi’ e’ io voglio essere, un filo d’erba nel ciclone, un bambino col leone, un’onda e poseidone, un difetto in adone, non ha senso, soffrire di un dolore cosi’ intenso, di un male cosi’ immenso, se l’ombra del dissenso, si trova dentro agli occhi del tuo riferimento che e’ lei. Se ci sei sai che il fuoco ormai si e’ spento

vola sulle ali del tuo destino, vola sopra a tutto quello che ti puo’ far male
vola sulle ali del tuo destino, vola sopra a chi ti cerca di fermare
vola sulle ali del tuo destino, vola sopra a chi non ti sa’ capire
vola sulle ali del tuo destino, vola sopra a chi non ti sa’ amare

perso, perso in un oblio ci sta’ il credo mio, il credo di un futuro meno incerto + aperto, il credo di un futuro sorridente, splendente, di questo io ti prego mio dio.
Fra vita e rime alterno questo grande forte amore eterno e tengo fisso fermo nell’interno del mio sterno, nell’inferno che e’ l’esterno la speranza che in sostanza, finisca questo freddo brutto inverno, questo freddo brutto inverno che dall’anima secerno, questo freddo brutto inverno che e’ come l’averno

vola sulle ali del tuo destino, vola sopra a tutto quello che ti puo’ far male
vola sulle ali del tuo destino, vola sopra a chi ti cerca di fermare
vola sulle ali del tuo destino, vola sopra a chi non ti sa’ capire
vola sulle ali del tuo destino, vola sopra a chi non ti sa’ amare

nel mio io, conservo un pensiero e trattengo un credo, che migliori cio’ che vedo, si ripristini l’orgoglio si superi lo scoglio, butto inchiostro su sto’ foglio per far capire cosa voglio, anche se mi umilio, si gira intorno a sto’ mondo, cercando in fondo, annaspando sul fondo un punto d’incontro, fra noi ed il sole nella pioggia di ogni giorno, nel male quotidiano, finche’ non capiamo, cosa siamo, cio’ che siamo, cio’ che eravamo, cio’ che saremo, navigheremo, finche’ non capiremo anche che cosa faremo, anche che cosa faremo, anche che cosa faremo, anche che cosa saremo!!!!

Vola